Coerentemente con quanto previsto dal protocollo nazionale di regolamentazione, il nuovo manuale per la riapertura delle attività produttive della Regione Veneto, pubblicato nella sua versione 11 il 29.04.2020, individua il rischio associato all’esposizione a SARS-CoV-2 come un rischio biologico generico per gli ambienti non sanitari.

È importante in questo contesto particolare fare riferimento al D.Lgs. 81/08 dove vengono definite all’articolo 2 la salute come “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un’assenza di malattia o d’infermità”, e la prevenzione come “il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno”.

E pertanto il datore di lavoro ai sensi dell’art. 28, comma 2, lett. a), D.Lgs. n. 81/2008, è tenuto a valutare “tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa”. Un’espressione altamente significativa, in quanto fa intendere che debbono essere valutati tutti i rischi che possono profilarsi, non necessariamente a causa dell’attività lavorativa, bensì durante l’attività lavorativa: come appunto il coronavirus.

La circolare dell’INAIL n. 13 del 3 aprile 2020 afferma inoltre che l’infezione dal nuovo coronavirus va trattata come infortunio sul lavoro (più precisamente “malattia-infortunio”). Il presupposto tecnico-giuridico è quello dell’equivalenza tra causa violenta richiamata per tutti gli infortuni, e causa virulenta, costituita dall’azione del virus. Sono ammessi a tutela Inail a livello generale tutti i casi in cui sia accertata la correlazione con il lavoro, naturalmente in primis quelli esposti a rischio professionale (ad esempio operatori sanitari, altre attività lavorative all’interno di strutture sanitarie, altre attività in occasione di COVID-19 tra cui le attività di pulizia e sanificazione, operatori esposti al rischio di contatto al pubblico, …). Per tutti gli altri casi di rischio “non professionale”, si applicherà la usuale procedura di accertamento medico legale (accertamento di infortuniomalattia professionale).

In forza dell’art. 28 del D.Lgs. 81/08, della circolare INAIL sopra richiamata, e del documento tecnico emanato dall’INAIL ad aprile 2020 sulla modulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione, si ritiene necessario che ogni azienda:

  • valuti la propria situazione di rischio lavorativo,
  • provveda ad adeguarsi ai protocolli di cui al DPCM 26.04.2020,
  • definisca un piano di intervento, individuando ed attuando misure di prevenzione, basate sia sul profilo del lavoratore (o soggetto a questi equiparato), sia sul contesto di esposizione, sia sugli ambienti di lavoro.

Tale piano di intervento – come da indicazioni operative della Regione Veneto – può coincidere con le procedure o istruzioni operative già adottate (purché opportunamente integrate), così come può costituire un addendum connesso al contesto emergenziale del documento di valutazione dei rischi redatto ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. Tale piano intervento/addendum deve essere predisposto e formalizzato in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e con il Medico Competente, sentiti i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS/RLST).

Si pone attenzione sul fatto che qualora il rischio di infezione da SARS-CoV-2 sia un rischio di natura professionale, legato allo svolgimento dell’attività lavorativa, aggiuntivo e differente rispetto al rischio generico per la popolazione generale, l’azienda è tenuta ad adeguare il documento di valutazione dei rischi DVR, come da indicazioni operative della Regione Veneto.

La nostra azienda è a disposizione – in relazione al rischio da COVID-19 – per eventuali attività di:

  • Supporto nella valutazione della situazione lavorativa
  • Formazione sui protocolli emanati dal Governo per attività produttive, cantieri, trasporti, attività commerciali
  • Redazione procedure eo istruzioni
  • Redazione protocolli aziendali

  • Formazione del personale o dei responsabili
  • Chiarimenti

  • Adeguamento del DVR aziendale